se devi dire una bugia dilla grossa..
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Topic: se devi dire una bugia dilla grossa..
Postato da: tipiaraldici
soggetto: se devi dire una bugia dilla grossa..
Postato in data: 21 Set 2015 alle 16:55
Volkswagen Usa: ha truccato i dati sui gas di scarico. Il titolo crolla
L'autorità americana per la protezione ambientale ha ordinato il richiamo di 500mila vetture: nel mirino un software che permetteva di truccare i dati sulle emissioni. Stop alla vendita di Vw e Audi negli States. L'ad Winterkorn: "Mi scuso con tutti". Berlino aspetta spiegazioni, dubbi anche sull'Europa. Il governo: "Preoccupati per la reputazione"
Volkswagen crolla in http://bloomberg.finanza.repubblica.it/Company/?symbol=VWA:NA - Borsa e arriva a perdere oltre il 20% dopo aver ammesso di aver falsato http://www.repubblica.it/motori/sezioni/ambiente/2015/09/18/news/_la_volkswagen_barava_sulle_emissioni_l_amministrazione_obama_attacca-123180395/?ref=search - la misurazione degli scarichi di gas dei veicoli diesel venduti negli Stati Uniti per aggirare gli standard ambientali. Un passo falso che rischia di costare 18 miliardi di dollari di sanzioni e già ha portato la casa tedesca a stoppare la vendita dei modelli diesel (sia Vw che Audi) negli Stati Uniti.
E' un vero e proprio terremoto quello che sta scuotendo l'industria tedesca e tutto il mondo delle quattro ruote. Una situazione confermata direttamente da un portavoce dell'azienda: "Lo abbiamo ammesso davanti alle autorità, adesso collaboriamo attivamente". Una presa di posizione che ha già portato al ritiro di 500mila vetture vendute negli Stati Uniti, seguito dalla vendita massiccia dei titoli del gruppo sulla Borsa di Francoforte: in termini di capitalizzazione di mercato, a Vw mancano 15 miliardi nel giro di poche ore. Secondo l'agenzia di rating Fitch, le cattive nuove possono impattare sul giudizio verso la casa tedesca, non tanto in termini economici quanto d'immagine: proprio negli Usa, "dove la Volkswagen sta cercando di aumentare la propria quota di mercato".
Preoccupato anche il governo con il ministro dell'economia, e vice cancelliere, Sigmar Gabriel che parla di "un brutto incidente. E' una brutta storia, credo sia evidente. Siamo davanti a un clamoroso inganno ai danni dei consumatori. Siamo preoccupati che ne soffra la reputazione, a ragione eccellente, dell'industria dell'auto tedesca e in particolare quella di Volkswagen".
Per cercare di riconquistare la fiducia, l'ad del gruppo, Martin Winterkorn, ha annunciato l'avvio di un'inchiesta indipendente per chiarire l'accaduto: "Mi scuso personalmente in tutti i modi, per aver perso la fiducia dei nostri clienti e del pubblico. Quanto accaduto ha per tutti noi del direttivo e per me personalmente la massima priorità. Una cosa, però, deve essere chiara, la Volkswagen non tollera alcuna violazione delle regole o delle leggi" e quindi "farà tutto il possibile per recuperare la fiducia persa. Lavoriamo con le autorità in modo completo e per chiarire tutta la vicenda in modo rapido e trasparente", ha detto il numero uno della casa automobilistica.
La notizia non può non arrivare ai piani alti del governo: da Berlino fanno sapere di "aspettare informazioni adeguate" dal gruppo Vw, che "adesso deve collaborare strettamente con le autorità americane". La motorizzazione tedesca, ha aggiunto il governo, "deve valutare se anche in Germania vi siano state analoghe manipolazioni": se ciò fosse vero, sarebbe un rischio incredibile visto che in Europa le vendite di auto diesel sono molto più elevate che negli Usa. Il ministero tedesco dell'ambiente ha indicato che "a breve sono previsti colloqui tra il governo" e il presidente Winterkorn.
Sabato, l'agenzia per la protezione ambientale (Epa) statunitense aveva ordinato il richiamo di quasi 500mila veicoli della casa tedesca accusata di aver infranto la legge installando un software per aggirare gli standard ambientali per la riduzione dello smog nelle vetture Audi e Volkswagen a 4 cilindri prodotte tra il 2009 e il 2015. Si tratta di un software capace di rilevare quando la macchina è sottoposta ai test sulle emissioni, in modo da tenere attivo il sistema di controllo sulle emissioni solo in quel periodo di tempo. Negli altri momenti, è l'accusa dell'Epa, i veicoli inquinano molto più di quanto comunicato dalla casa produttrice. Il software è stato creato per nascondere l'emissione di monossido di azoto.
"Usare un impianto di manipolazione nelle macchine per eludere gli standard ambientali è illegale, e una minaccia alla salute pubblica" ha dichiarato Cynthia giles, funzionaria dell'Epa. Le accuse riguardano circa 482mila Vetture diesel vendute negli Stati Uniti dal 2009: le Volkswagen Jetta, Beetle, Golf e Passat, e l'Audi A3.
miiiiiiiii i tedeschi che ti hanno fatto 
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Risposte:
Postato da: kecco
Postato in data: 21 Set 2015 alle 17:55
la cosa folle sarà a class action e le famose multe americane. a questo giro a parte la reputazione i crukki ci rimettono un bel po' di quattrini!
Certo è che se lo meritano.
------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
"Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso
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Postato da: Magic80
Postato in data: 22 Set 2015 alle 09:40
Cioè mi state dicendo che i precisini e perfettini tedeschi hanno fatto una furbata?? Bellafiguradimmer*a sia per VW che per la crucconia in toto!!
------------- Magic'180 a.k.a. Marcello
NA 115 '90 "Lady"
*EX* NC 2.0 USA "Magma"
*EX* NBFL 1.8 Sport "Belva"
*Il ragazzo del muretto
*Meno magni pane più magni ciccia
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 22 Set 2015 alle 10:14
da Repubblica 22 09 2015
LE AUTOMOBILI di oggi sono per metà meccanica e per metà, ormai, elettronica. La centralina della vettura è ormai un cuore importante quanto il motore, ed è attraverso questa che il costruttore tedesco ha potuto intervenire sui parametri che certificano le emissioni inquinanti.
L'idea dietro al sofisticato software che modificava i dati si basa sulle differenti situazioni d'impiego di un motore, in questo caso diesel. In condizioni di test, e quindi con i parametri "buoni" per il mercato americano e le certificazioni Epa, e in condizioni di normale utilizzo, con emissioni decisamente più sostanziose. Un programma particolarmente intelligente che per attivare la modalità "buona" verifica una serie di condizioni e variabili tipiche degli ambienti di test, e solo alla verifica di condizioni multiple entra in azione. Di fatto il software Volkswagen lavora come i programmi di rimappatura istantanea del motore che ormai diversi veicoli montano (modalità city, sport, ecc.), solo in automatico e abbassando prestazioni e valori.
Ad esempio, durante le verifiche alle auto viene applicato un connettore Obd, presente in quasi tutte le vetture contemporanee, che "dialoga" con la centralina e scarica nei computer i dati del veicolo in test. Il software era in grado di riconoscere se l'auto ad esempio era sui rulli di prova a velocità zero, con l'Odb connesso e misurando questi dati assieme a parametri di marcia, decideva se intervenire o meno. Ed evidentemente ha funzionato a perfezione. Fino a poco tempo fa.
La centralina caricava quindi una modalità "remap" che commutava la funzionalità del veicolo da "condizione normale" a test. E così i parametri risultavano molto più bassi di quelli in condizione di impiego reale.
cavolo ed io che uso la obd solo per spegnere la spia della lambda.... 
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 22 Set 2015 alle 13:04
11 milioni di auto truccate......altro che raduni da IKEA
da Repubblica 22 09 2015:
Sono 11 milioni le auto Volkswagen truccate in giro per il mondo. Una cifra enorme, superiore alle immatricolazioni di un anno della casa di Wolfsburg, che si prepara ad accantonare 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre per far fronte alle spese legate allo scandalo delle emissioni. Le indicazioni arrivano da parte della stessa società, che "sta lavorando con la massima celerità per chiarire le irregolarità connesse uno specifico software utilizzato con i motori diesel". A seguito di questi costi inattesi, Volkswagen sarà costretta a rivedere le stime di utili per il 2015; parole che suonano minacciose per gli investitori, che tornano a punire il http://bloomberg.finanza.repubblica.it/Company/?symbol=VOW:GR - titolo con forti vendite dopo il tracollo di lunedì, che ha eroso quasi 15 miliardi di euro di capitalizzazione (la multa paventata è di 18 miliardi di dollari).
La bufera non accenna dunque a scemare: dopo gli Stati Uniti, nuovi guai si prefigurano per http://www.repubblica.it/economia/finanza/2015/09/21/news/volkswagen_borsa_gas_scarico-123344347/ - la casa tedesca accusata negli Usa di aver barato sulle emissioni inquinanti del suo motore diesel. Bernard Sapin, ministro francese delle Finanze ha detto che "serve un'inchiesta europea" sulla casa di Wolfsburg. Per "rassicurare i cittadini" ha aggiunto parlando alla Radio Europe1, sarà "necessario" condurre controlli anche sugli altri costruttori europei. Anche in Germania potrebbero esserci degli sviluppi con un'inchiesta, scrive Bloomberg, mentre in Italia il Ministero dei Trasporti avvia un'indagine, esprime preoccupazione e chiede se il dispositivo scoperto negli Usa sia presente anche in Europa, o le auto sotto accusa siano state vendute nel Belpaese.
Da Bruxelles prendono tempo ma alzano la guardia: "E' prematuro dire se sia necessaria qualsiasi misura di sorveglianza specifica anche in Europa e se i veicoli Volkswagen venduti in Europa abbiano lo stesso difetto. Stiamo comunque prendendo in esame la questione molto sul serio. Siamo in contatto con l'azienda e l'Agenzia Usa per l'Ambiente (Epa)", ha detto Lucia Caudet, portavoce della Commissione europea per il Mercato Interno. Che ha aggiunto: "Per il bene dei nostri consumatori e dell'ambiente, abbiamo bisogno di avere la certezza che l'industria rispetti scrupolosamente i limiti sulle emissioni delle auto".
Non sono gli unici motivi di timore per il colosso tedesco, che vede seriamente minata la sua corsa inarrestabile verso la leadership mondiale delle quattro ruote (fino ad ora in mano a Toyota, ma già i dati del primo semestre avevano mostrato il sorpasso di Vw). Il governo coreano ha infatti convocato i vertici locali della Volkswagen: "Abbiamo invitato i rappresentanti e gli ingegneri della Volkswagen per un incontro al ministero nel pomeriggio", ha detto il vice ministro Park Pan-Kyu. "Cominceremo a svolgere dei controlli al più tardi ad ottobre ed annunceremo i risultati alla fine di novembre". I modelli sotto la lente sono gli stessi degli Usa: Volkswagen Jetta, Golf, e Audi AG A3 sedan

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Postato da: andreone82
Postato in data: 22 Set 2015 alle 15:10
mamma mia..........l'hanno fatta proprio grossa
------------- ehi fù Miata special edition AIRFIELD numero 01/01
Padrino di battesimo il TIPIARALDICI
I LOVVAVO LA ND ORA LA SLINGUAZZO
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Postato da: IL_corradone
Postato in data: 22 Set 2015 alle 15:13
C'è un pò di Italia anche in Germania... 
------------- Colui che arriverà ultimo...ci arriverá derapando e sorridendo!!!
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Postato da: bse50
Postato in data: 22 Set 2015 alle 15:27
15 miliardi bruciati in borsa, 16 di multa.
Rischiano di perdere 3 volte il fatturato dell'ultimo esercizio...
Se fallissero sarei contento.
------------- Non auro sed ferro recuperanda est patria - M. Furius Camillus
[IMG]http://i57.tinypic.com/sdfejn.jpg" height="140" />
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 22 Set 2015 alle 16:31
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Postato da: Dangerfield
Postato in data: 22 Set 2015 alle 19:12
Senza contare che vanno anche sul penale...
Immaginate tutti quelli che hanno comprato un'auto euro4 che all'improvviso si trovano un auto che non può circolare in centro.
Oppure tutti i concessionari che si troveranno sta bella patata bollente...
E poi ...fare una cavolata del genere in uno dei paesi più bacchettoni... hanno distrutto la reputazione consolidata in anni e anni... proprio ora che avevano superato Toyota.
------------- a me in sardegna non mi faranno mai entrare.......
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Postato da: _neo_Programmer
Postato in data: 22 Set 2015 alle 19:40
Solo una considerazione: io faccio software e firmware.
Mi sono sempre chiesto (vedendo come vengono scritti alcuni firmware): "Ma noi ci potremo mai fidare di tanta elettronica a guidarci?"
Questa è la triste conferma che, intenzionalmente o meno, la troppa informatica che ci circonda ( e di cui sono anche contento) non sarà mai fidata per noi.
Spero prendano una giusta punizione.
_neo_
------------- Persone, non nick.
MX-5 + GT86, piacevole dipendenza dalla trazione posteriore.
Miata FreccIe LED Club
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 23 Set 2015 alle 10:00
personale previsione a breve.....
"test effettuati su tutte le auto prodotte dalle principali case automobilistiche hanno evidenziato che tutte ricorrevano allo stesso sistema per modificare i dati delle emissioni durante le omologazioni".
quindi.......siccome tutti rubano nessuno ruba 
o fanno così o viene giù un sistema economico intero.............e nessuno se lo può permettere...... però se le fdo fermano una nc con le luci "un po azzurre" addio libretto..........
nel frattempo Papa Francesco scorazza su suol oamericano su di una 500L secondo me Marchionne sta rischiando la cecità nel breve.....
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 23 Set 2015 alle 10:09
e questa è la interessante analisi odierna de la Repubblica che intravede una altra uscita dal tunnel in cui l'auto è entrata....
È praticamente certo che ci sia di mezzo il mercato europeo. Quello più importante per Volkswagen perché comprende la Germania. E se negli Usa le radici quacchere impediscono di perdonare facilmente gli ingannatori, nella Germania luterana le cose non vanno meglio. Il coinvolgimento dell'Europa è inevitabilmente suggerito dalla matematica: Vw vende negli Usa poco più di 500 mila veicoli all'anno. Il software che dopava i risultati è stato inserito nei primi modelli a partire dal 2009. Se anche tutte le auto vendute in Usa fossero state truccate, al conto mancherebbero la metà degli 11 milioni che la stessa casa di Wolfsburg ha ammesso ieri, con un comunicato ufficiale, di aver taroccato negli ultimi cinque anni. Ma non è così. Perché l'Epa, l'ente di controllo statunitense, afferma di aver calcolato in 482 mila le auto tedesche truccate. Dunque gli altri 10,5 milioni di vetture con il software truffaldino sono " worldwide", come scrive il comunicato ufficiale. Lo scandalo Volkswagen è mondiale.
Ieri pomeriggio l'Acea, l'associazione dei costruttori di automobili europei, non ha voluto entrare nel merito di una vicenda che coinvolge il suo principale associato. Ma ha voluto ricordare che con la nuova normativa Euro6 "presto si richiederà per la prima volta che i test delle emissioni non vengano fatti in laboratorio ma in tutte le condizioni di guida". Ciò che, pare di capire, eviterebbe il rischio di far scattare il software che riconosce il test dal fatto che l'auto si trova sui rulli e che il volante non viene toccato. E proprio ieri da Wolfsburg è giunta la rassicurazione che sui nuovi modelli con motore diesel Euro 6 il software incriminato non è stato montato e che dunque si tratta di veicoli sicuri.
I concorrenti di Volkswagen si guardano bene dal cantare vittoria. Un po' perché il clamoroso scivolone del numero uno europeo ha finito per deprimere pesantemente i titoli di tutti: Fca ha perso ieri il 6,21, Peugeot l'8,76, Renault il 7,12, Mercedes il 7,02. La seconda ragione che suggerisce prudenza è che lo scandalo ha finito per riaccendere i riflettori sulla questione delle emissioni inquinanti e finirà inevitabilmente per rinfocolare la polemica tra Bruxelles e i costruttori sui limiti imposti dall'Ue. Per anni le case costruttrici hanno chiesto che l'Europa fosse più larga di manica. Soprattutto perché le case tedesche, produttrici di auto di cilindrata medio-alta rischiavano di pagare a caro prezzo le nuove norme. Contro il tentativo tedesco di alzare i limiti intervenne due anni fa l'allora ministro dell'ambiente Andrea Orlando. Oggi le norme europee sono assi più rigide di quelle degli Usa e questo spiega perché lo scandalo è globale: non avrebbe avuto senso inventare un software che abbassa le emissioni negli Usa, dove i limiti sono più alti, e non in Europa dove sono più severi. In America Gm, Toyota e Chrysler si sono affrettate a dire che sui loro veicoli "non ci sono apparecchiature irregolari". Dunque niente sotware truffaldino. Ma la vera domanda è ormai quella su chi uscirà vincitore da questo terremoto. Diversi analisti si sono affrettati nelle prime ore dello scandalo a dare per morta la scommessa sul diesel pulito. E' infatti probabile che lo scandalo finisca per accelerare le due strade oggi più gettonate per abbattere pesantemente le emissioni: l'ibrido e il full electric. Nell'ibrido Toyota è certamente stata il battistrada anche se diversi altri costruttori l'hanno seguia. L'elettrico totale è invece la scommessa di brand come Audi (gruppo Volkswagen) che al recente Salone di Francoforte ha promesso ulteriori accelerazioni: "Pensiamo di presentare già nel 2018 un modello totalmente elettrico", ha annunciato Luca De Meo. Una possibilità subordinata alla installazione di colonnine di nuova generazione sulle autostrade tedesche. Colonnine in grado di abbattere notevolmente il tempo di ricarica e di renderlo compatibile con le normali esigenze di viaggio. Per queste ragioni i costruttori sono prudenti. Perché non tutti sono immediatamente pronti al cambiamento e il salto della fase del diesel di ultima generazione potrebbe finire per spiazzare diverse case. Paradossalmente potrebbe proprio essere
la divisione elettrica del gruppo di Wolfsburg ad avvantaggiarsi nel dopo crisi. Ma dovrà superare la montagna di sfiducia che oggi imcombe sul gruppo e dovrà mantenere gli investimenti nonostante la batosta economica che si abbatterà sui conti, tra maxi multa e minori vendite.
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: bse50
Postato in data: 23 Set 2015 alle 10:12
Postato originariamente da tipiaraldicipersonale previsione a breve.....
"test effettuati su tutte le auto prodotte dalle principali case automobilistiche hanno evidenziato che tutte ricorrevano allo stesso sistema per modificare i dati delle emissioni durante le omologazioni".
quindi.......siccome tutti rubano nessuno ruba [IMG>http://www.mx5passionroma.it/forum/smileys/icon_neutral.gif" height="15" width="15" align="absmiddle" />
o fanno così o viene giù un sistema economico intero.............e nessuno se lo può permettere...... però se le fdo fermano una nc con le luci "un po azzurre" addio libretto..........[IMG>http://www.mx5passionroma.it/forum/smileys/icon_sad.gif" height="15" width="15" align="absmiddle" />
nel frattempo Papa Francesco scorazza su suol oamericano su di una 500L [IMG>http://www.mx5passionroma.it/forum/smileys_nuovi/001_hihihi.gif" height="18" width="30" align="absmiddle" alt="hihihi" /> [IMG>http://www.mx5passionroma.it/forum/smileys_nuovi/001_hihihi.gif" height="18" width="30" align="absmiddle" alt="hihihi" /> [IMG>http://www.mx5passionroma.it/forum/smileys_nuovi/001_hihihi.gif" height="18" width="30" align="absmiddle" alt="hihihi" /> secondo me Marchionne sta rischiando la cecità nel breve.....
La cosa triste è che è tutto un palliativo per sanare la coscienza degli automobilisti "verdi" attenti all'ambiente.
L'inquinamento prodotto dal motore ammonta, mi pare, al 15% dell'inquinamento totale di una autovettura di media durata. Il resto è dovuto alla produzione ed allo smaltimento della stessa.
Anziché spingere per la "rottamazione" e per il rispetto della normativa antinquinamento vigente sarebbe meglio frenare per legge i vari restyling ed incentivare l'utilizzo responsabile di auto vetuste.
Inoltre la storia dell'inquinamento causato dalle autovetture è una emerita str....ta. Le 15 maggiori navi cargo al mondo inquinano quanto l'intero parco auto mondiale. Girano a petrolio non raffinato ed immettono centinaia di tonnellate di zolfo ed altri materiali nocivi nelle acque ad ogni loro viaggio.
http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-1229857/How-16-ships-create-pollution-cars-world.html
http://www.industrytap.com/worlds-15-biggest-ships-create-more-pollution-than-all-the-cars-in-the-world/8182
E non ci sono solo 15 navi cargo in circolazione...
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Postato da: bse50
Postato in data: 23 Set 2015 alle 10:27
Postato originariamente da tipiaraldicie questa è la interessante analisi odierna de la Repubblica che intravede una altra uscita dal tunnel in cui l'auto è entrata....
<SPAN itemprop="article">È praticamente certo che ci sia di mezzo il mercato europeo. Quello più importante per Volkswagen perché comprende la Germania. E se negli Usa le radici quacchere impediscono di perdonare facilmente gli ingannatori, nella Germania luterana le cose non vanno meglio. Il coinvolgimento dell'Europa è inevitabilmente suggerito dalla matematica: Vw vende negli Usa poco più di 500 mila veicoli all'anno. Il software che dopava i risultati è stato inserito nei primi modelli a partire dal 2009. Se anche tutte le auto vendute in Usa fossero state truccate, al conto mancherebbero la metà degli 11 milioni che la stessa casa di Wolfsburg ha ammesso ieri, con un comunicato ufficiale, di aver taroccato negli ultimi cinque anni. Ma non è così. Perché l'Epa, l'ente di controllo statunitense, afferma di aver calcolato in 482 mila le auto tedesche truccate. Dunque gli altri 10,5 milioni di vetture con il software truffaldino sono " worldwide", come scrive il comunicato ufficiale. Lo scandalo Volkswagen è mondiale.Ieri pomeriggio l'Acea, l'associazione dei costruttori di automobili europei, non ha voluto entrare nel merito di una vicenda che coinvolge il suo principale associato. Ma ha voluto ricordare che con la nuova normativa Euro6 "presto si richiederà per la prima volta che i test delle emissioni non vengano fatti in laboratorio ma in tutte le condizioni di guida". Ciò che, pare di capire, eviterebbe il rischio di far scattare il software che riconosce il test dal fatto che l'auto si trova sui rulli e che il volante non viene toccato. E proprio ieri da Wolfsburg è giunta la rassicurazione che sui nuovi modelli con motore diesel Euro 6 il software incriminato non è stato montato e che dunque si tratta di veicoli sicuri.I concorrenti di Volkswagen si guardano bene dal cantare vittoria. Un po' perché il clamoroso scivolone del numero uno europeo ha finito per deprimere pesantemente i titoli di tutti: Fca ha perso ieri il 6,21, Peugeot l'8,76, Renault il 7,12, Mercedes il 7,02. La seconda ragione che suggerisce prudenza è che lo scandalo ha finito per riaccendere i riflettori sulla questione delle emissioni inquinanti e finirà inevitabilmente per rinfocolare la polemica tra Bruxelles e i costruttori sui limiti imposti dall'Ue. Per anni le case costruttrici hanno chiesto che l'Europa fosse più larga di manica. Soprattutto perché le case tedesche, produttrici di auto di cilindrata medio-alta rischiavano di pagare a caro prezzo le nuove norme. Contro il tentativo tedesco di alzare i limiti intervenne due anni fa l'allora ministro dell'ambiente Andrea Orlando. Oggi le norme europee sono assi più rigide di quelle degli Usa e questo spiega perché lo scandalo è globale: non avrebbe avuto senso inventare un software che abbassa le emissioni negli Usa, dove i limiti sono più alti, e non in Europa dove sono più severi. In America Gm, Toyota e Chrysler si sono affrettate a dire che sui loro veicoli "non ci sono apparecchiature irregolari". Dunque niente sotware truffaldino. Ma la vera domanda è ormai quella su chi uscirà vincitore da questo terremoto. Diversi analisti si sono affrettati nelle prime ore dello scandalo a dare per morta la scommessa sul diesel pulito. E' infatti probabile che lo scandalo finisca per accelerare le due strade oggi più gettonate per abbattere pesantemente le emissioni: l'ibrido e il full electric. Nell'ibrido Toyota è certamente stata il battistrada anche se diversi altri costruttori l'hanno seguia. L'elettrico totale è invece la scommessa di brand come Audi (gruppo Volkswagen) che al recente Salone di Francoforte ha promesso ulteriori accelerazioni: "Pensiamo di presentare già nel 2018 un modello totalmente elettrico", ha annunciato Luca De Meo. Una possibilità subordinata alla installazione di colonnine di nuova generazione sulle autostrade tedesche. Colonnine in grado di abbattere notevolmente il tempo di ricarica e di renderlo compatibile con le normali esigenze di viaggio. Per queste ragioni i costruttori sono prudenti. Perché non tutti sono immediatamente pronti al cambiamento e il salto della fase del diesel di ultima generazione potrebbe finire per spiazzare diverse case. Paradossalmente potrebbe proprio essere
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<DIV style=": " id=sticky-intext-roll-wrapper>la divisione elettrica del gruppo di Wolfsburg ad avvantaggiarsi nel dopo crisi. Ma dovrà superare la montagna di sfiducia che oggi imcombe sul gruppo e dovrà mantenere gli investimenti nonostante la batosta economica che si abbatterà sui conti, tra maxi multa e minori vendite.</SPAN>
Un'altra cosa su cui riflettere:
Se venissero multati in europa a chi andrebbero i soldi? All'Unione o ai singoli stati danneggiati? La risposta, purtroppo, è palese. I consumatori sarebbero davvero tutelati vista la violazione di qualsiasi normativa a riguardo tra pubblicità ingannevole etc?
I costruttori europei riceverebbero adeguata compensazione? In questo ipotetico scenario VW avrebbe venduto per anni prodotti "non conformi" sottraendo vendite agli eventuali costruttori virtuosi.
E le economie degli stati produttori di automobili? Francia e Italia (Olanda e uk...) in primis. Il loro PIL è salito meno di quanto sarebbe stato possibile in condizioni di mercato non falsate vista la superiorità dei loro prodotti. I crucchi, di contro hanno visto crescere il loro in maniera fraudolenta.
Perchè i soldi dovrebbero andare solo a questa fantomatica UE del menga e non ai singoli danneggiati? Le esimie teste di ca**o berlinesi ci hanno fatto ingoiare a forza il fiscal compact con annessi aumenti automatici di accise e tasse vantandosi a lungo di essere un paese virtuoso che non teme nulla... Vorrei veder cadere la loro tracotanza. Di υβρισ si muore...
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Postato da: kecco
Postato in data: 23 Set 2015 alle 12:26
come non essere d'accordo con te!! 
------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
"Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso
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Postato da: bse50
Postato in data: 23 Set 2015 alle 20:20
Bene, adesso il governo di quelle bestie nega di sapere.
Nel 2009\2010 confermò di essere sul piede di guerra proprio contro queste pratiche fraudelente.
Quano c'era lui...
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 23 Set 2015 alle 21:44
Postato originariamente da bse50
Quano c'era lui...
si circolava con queste
che.....inquinavano un nulla 
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 23 Set 2015 alle 23:12
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------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 23 Set 2015 alle 23:37
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------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: Sly*
Postato in data: 24 Set 2015 alle 12:09
...Ma... Se dovesse succedere (e non è da escludere...) ad una casa automobilistica nostrana, l'AD in questione si dimetterebbe????? 
------------- ''Paul Cayard me spiccia casa!!!'' (cit.)
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Postato da: Luke
Postato in data: 24 Set 2015 alle 12:18
Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire.
Temo che i classici tarallucci e vino saranno sostituiti da wurstel e birra
------------- NBFL Trilogy 1.6 2003
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 24 Set 2015 alle 12:43
Postato originariamente da Sly* ...Ma... Se dovesse succedere (e non è da escludere...) ad una casa automobilistica nostrana, l'AD in questione si dimetterebbe????? 
Sly* non mi sembra che il tizio si sia fatto da parte proprio volontariamente..... mi sembra che abbiano dovuto insistere un tantino....
se fosse successo in Giappone starebbero ancora ricucendo lo sterno per le esequie........
intanto BMW crolla in borsa.....
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 24 Set 2015 alle 13:32
interessante analisi odierna su quella che alla fine potrebbe essere l'evoluzione dello scandalo.......
da LaRepubblica
LO SCANDALO delle emissioni truccate dalla Volkswagen in Usa sta "rivoltando" l'intero settore automobilistico mondiale. Dal terremoto all'interno del gruppo di Wolfsburg alla credibilità dell'industria automobilistica tedesca (per ora). Ma non è tutto. A fare le spese del più grande scandalo del mondo delle quattro ruote sarà molto presto l'auto diesel, la cui diffusione è cresciuta moltissimo negli ultimi dieci anni proprio in Europa.
E' questo il vero problema messo improvvisamente sotto gli occhi di tutti dal caso Volkswagen. Un problema che non si limita certo alle 480mila macchine "truccate" in Usa ma incombe minaccioso sulle 11 milioni di auto sparse sul pianeta appartenenti al gruppo e forse, chissà, a quelle di molti altri costruttori. Uno scandalo che in un solo giorno ne ha messo in discussione il destino e nello stesso tempo ha rivelato l'assoluta inadeguatezza dei controlli adottati per l'omologazione di queste vetture. Mettendo a nudo un sistema che va avanti da decenni e che prevede test eseguiti in laboratorio, su di un rullo che dovrebbe simulare la strada e che invece è distante anni luce da qualsiasi situazione reale.
I tecnici denunciano da tempo che le auto hanno emissioni sulla strada che si discostano anche fino a 40 volte da quanto dichiarato dalle case. E che sarebbe il caso di cambiare i test ne sono convinti tutti, associazione dei costruttori europei compresa ( "la certificazione euro 6 - ha annunciato l'Acea - richiederà per la prima volta un test delle emissioni delle auto diesel in realistiche condizioni di guida, fatto che renderà l'Europa l'unica regione al mondo a effettuare simili test sulle automobili"). Così come tutti sanno molto bene come sia facile aggirare questi controlli, visto che la Volkswagen l'ha fatto impunemente per ben cinque anni.
Con la manipolazione sui test di 11 milioni di veicoli, secondo un'analisi condotta dal Guardian , la casa tedesca si è resa responsabile di quasi un milione di tonnellate di sostanze inquinanti l'anno. Secondo il giornale inglese, l'Epa, l'agenzia di controllo Usa, ha calcolato, infatti, che le 482 mila auto diesel avrebbero emesso tra le 10 mila e le 41 mila tonnellate di gas di scarico l'anno, contro le mille tonnellate che avrebbero dovuto emettere se avessero rispettato gli standard Usa. Allargando il calcolo agli 11 milioni di veicoli diesel del gruppo di Wolfsburg attualmente in circolazione, il gruppo tedesco potrebbe potenzialmente essere responsabile di 230-950 mila tonnellate di emissioni inquinanti l'anno, il cui impatto sarebbe particolarmente elevato in Europa dove i veicoli diesel sono la metà del totale, contro l'1% degli Stati Uniti.
Insomma, un danno ecologico senza precedenti che vede al centro del problema proprio la motorizzazione diesel, al momento la più inquinante di tutte e soprattutto quella che richiede costi più alti per ridurne le emissioni nocive. Tecnici e analisti al riguardo hanno pochi dubbi. I sistemi di trattamento e filtraggio dei gas di scarico sono stati perfezionati negli ultimi anni ma a fronte di interventi complicati dal punto di vista tecnologico e soprattutto grazie a marmitte ben più costose delle altre.
Ma allora, il diesel, sopravvissuto ad una serie di passaggi grazie a queste tecnologie di pulizia dei gas di scarico, per quanto ancora potrà andare avanti? Qualche anno e non di più, è l'opinione di tecnici e analisti. Più si abbassano i limiti più si alzano i costi. E soprattutto più diventa evidente che non è possibile abbattere contemporaneamente le polveri sottili (il cosiddetto particolato) e gli ossidi di azoto (NOx). Al punto che molti esperti sostengono che le auto a gasolio hanno emissioni in media sette volte superiori ai parametri richiesti dai regolamenti. E che oltre ai costi stratosferici per abbassare i limiti d'inquinamento, l'industria dovrebbe rinunciare alle prestazioni, elemento d'acquisto ormai fondamentale per i modelli diesel.
Sono dunque questi i punti deboli che porteranno all'inesorabile discesa delle vendite. In un mondo dove l'abbattimento dello smog diventa uno dei principali problemi del futuro non può esserci spazio per questi motori. Non oggi ma fra cinque, dieci anni quando i limiti di emissioni dovranno drasticamente ridursi, la fine dell'auto a gasolio sarà inevitabile. D'altronde, per gli stessi motivi non sono già scomparsi i motori a due tempi? Il mondo va avanti, il mercato si adegua.
con grande gioia del buon b747 
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: Brontolo
Postato in data: 24 Set 2015 alle 15:53
mi sembra una riflessione irreale, per quanto da tempo ci sia questa tematica all'odg della commissione europea;
fino ad oggi le aziende hanno risposto unitariamente, e credo che questo continuerà, e mi permetto di dire che hanno anche dei buoni argomenti.
trovo comunque assurdo che la comunità europea, anche in questo campo, metta limiti più importanti rispetto ad altre grandi economie, mettendo in ulteriore difficoltà il sistema produttivo e quindi i paesi europei e i loro abitanti.
------------- Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.Dalai Lama
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Postato da: kecco
Postato in data: 24 Set 2015 alle 16:26
sulla morte del due tempi non ne sarei del tutto convinto. nella nautica i motori fuoribordo si stanno riproducendo alla grandissima! cosumi più bassi di un 4 tempi e maggiore affidabilità. prova a leggere qui:
http://www.nauticamarton.com/notizie/evinrude-e-tec - http://www.nauticamarton.com/notizie/evinrude-e-tec
ps. si parla del ritorno di questi motori anche nelle moto.
Il diesel ha avuto un enorme sviluppo tecnologico negli ultimi anni, fior fiore di ingegneri hanno portato questo tipo di motore alla saturazione. i perchè ci si è concentrati sullo sviluppo sono svariati e interpretabili..
Purtroppo risultano poco affidabili per via di componenti come le turbine e soprattutto inquinanti. Per non parlare del fatto che sono pesantissimi e a parità di auto bastano il 20% dei cv in meno di un benzina per le stesse prestazioni e a mio modesto avviso un'auto turbodiesel è molto meno divertente di una a benzina.
Insomma, evviva la benza, abbasso il carburante del diavolo
------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
"Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso
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Postato da: bse50
Postato in data: 24 Set 2015 alle 17:00
I diesel restano ottimi motori da traino però, davvero un altro pianeta a parità di cavalli rispetto ad un benzina.
Se la gente li accettasse per quello che sono, ovvero motori specialistici, saremmo tutti più felici.
Purtroppo però ci insegnano a non pensare.
------------- Non auro sed ferro recuperanda est patria - M. Furius Camillus
[IMG]http://i57.tinypic.com/sdfejn.jpg" height="140" />
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Postato da: Brontolo
Postato in data: 24 Set 2015 alle 18:24
kekko,
nella mia esperienza, in termini di consumo e autonomia, un diesel non è confrontabile con nessun motore benzina;
ovviamente, ritenendo il diesel il motore utile a macinare km;
il divertimento e le prestazioni lo trovo con altre motorizzazioni......vabbè, poi faccio molti km anche quello, ma è un altro discorso :))
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Postato da: kecco
Postato in data: 24 Set 2015 alle 19:30
intermini di manutenzione e costi di ammortamento il delta si riduce... se poi ci metti che molte utilitarie montano motori diesel per percorrenze di 10mila km annui.. fai tu i conti. Senza contare che un'auto a benzina può molte volte essere convertita a gpl. certo se ne fai 50mila il discorso cambia, ma... qual'è la media di km annui? non siamo tutti rappresentanti (per nominare una categoria)
------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
"Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso
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Postato da: kecco
Postato in data: 24 Set 2015 alle 19:31
sull'autonomia.. non siamo mica nel deserto? non è per fare polemica, ma se la mia auto facesse 1000 km con un pieno non è che mi sparo un viaggio senza soste..
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Postato da: bse50
Postato in data: 24 Set 2015 alle 19:49
Insultiamo pure i motori benzina non superquadro?
Fanno schifo, girano basso e vantano potenze specifiche degne di una utilitaria!
Ripeto, dato che 15 navi cargo inquinano quanto il parco auto mondiale a livello di emissioni e che l'inquinamento prodotto dai gas di scarico equivale al 15% del totale tra produzione e smaltimento tanto vale insorgere contro le normative anti inquinamento insensate e puntare all'ammodernamento delle flotte navali, delle centrali elettriche a carbone (popolarissime!) etc.
Come al solito siamo un branco di c.....i che, pur di avere la coscienza pulita, compra €6, gira in bicicletta quando il sindaco decreta le targhe alterne o le domeniche ecologiche etc fregandonese in realtà di contribuire, in realtà, più del "pezzente" con una Arna arruzzinita.
Vogliamo parlare dello smaltimento degli pneumatici?
Vogliamo parlare di grandi numeri? anziché far fuoco su 4 str.... no-tav continuiamo a spingere sul trasporto gommato fatto con camion dell'est europa scatalizzati. A casa mia un treno inquina meno dei camion tonnellata per tonnellata.
Purtroppo però le regole dell'economia spingono per l'ammodernamento insensato e portato avanti col solo scopo di incrementare gli utili.
edit: Bse.. il linguaggio...
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Postato da: kecco
Postato in data: 24 Set 2015 alle 21:30
il problema dell'inquinamento globale è molto serio e citare solo le navi o le auto è ridutivo. Purtroppo l'uomo ha sventranto e deturpato la madre terra e se non si è ancora capito finiremo per distruggerla. O lei finirà per ribellarsi.
A me vengono in mente gli aerei a cherosene, le centrali a carbone, i derivati del petrolio, la deforestazione per produzione di oli vegetali.. chi più ne ha più ne metta. Non sono certo colui che deve decidere cosa è giusto o sbagliato ma mi piacerebbe che tutti avessero più rispetto del luogo, della terra in cui vivono.
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Postato da: Brontolo
Postato in data: 25 Set 2015 alle 00:29
Postato originariamente da kecco
sull'autonomia.. non siamo mica nel deserto? non è per fare polemica, ma se la mia auto facesse 1000 km con un pieno non è che mi sparo un viaggio senza soste..
Autonomia nel senso che con un litro di diesel faccio dai 18/20 km l
Mentre con un benzina siamo tra i 12/15
Se uno ha una percorrenza annua media di 20000km qualche conto se lo fa; o almeno io lo faccio
:)
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Postato da: kecco
Postato in data: 25 Set 2015 alle 11:58
avevo capito male..
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------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
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Postato da: Dangerfield
Postato in data: 25 Set 2015 alle 13:04
In verità il motore diesel è nato per funzionare ad oli combustibili... successivamente si è pensato fosse sacrosanto e giusto di doverne estrarre uno dal petrolio. Ad oggi mettere olio di colza in un'auto diesel è un reato che si paga con multe salatissime.
Tutt'ora il motore diesel rappresenta la motorizzazione più efficiente al mondo. Le super navi da crociera moderne usano motori elettrici... ma alimentati da gruppi elettrogeni a gasolio.
Se ci si allontana per un attimo dall'obiettivo, troviamo in concomitanza e con un ennesima strana coincidenza, uno storico calo del prezzo del petrolio.
Non sono qui per alimentare strane idee complottiste ma il mercato delle auto e del petrolio non è mio, non è vostro e continua a rimanere nelle mani di potentissime lobbi che posso inventarsi tutto quello che vogliono, compresa una presunta, finta o vera crisi economica del settore e di conseguenza di un continente o addirittura mondiale.
Se dovessi sintetizzare le notizie che pervadono questi giorni di preoccupazione, direi che in concomitanza dell'abbassamento del prezzo del petrolio e dello storico sorpasso di vendite mondiale di VW su Toyota, dagli USA scoppia un caso contro l'industria automobilistica europea e un attacco diretto ad un carburante che fino adesso ha alimentato il mercato delle vendite e che si raccontava come ecosostenibile.
In verità nessun carburante è ecosostenibile. Chi ha un auto che promette questo, non fa altro che schiacciare di più sull'acceleratore e quindi di conseguenza accelera su tutto il processo che va dal produrre un'auto al raffinare un barile di petrolio... in pratica l'auto fa più km con un litro ma tu farai sempre più km di un benzina e questo fa si che tu utilizzi sempre di più l'auto, riducendo la capacità di valutare alternative di trasporto o il proprio stile di vita. A sua volta le auto invecchiano più velocemente e si crea un mercato frenetico sul nuovo e un secondo mercato parallelo dell'usato pressoché saturo.
La vera scelta ecosostenibile per eccellenza è non usare l'auto... qualsiasi auto che viene usata "di più", in un modo o nell'altro partecipa "di più" al processo del consumo.
Da questa considerazione mi riallaccio al discorso precedente, deducendo che in buona sostanza qualcuno ha deciso che adesso è ora che guadagni di più qualcun'altro e che il piede venga schiacciato su un altro tipo di auto.
------------- a me in sardegna non mi faranno mai entrare.......
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Postato da: diaccio
Postato in data: 25 Set 2015 alle 15:28
Intervengo in ritardo rispetto agli altri.
Quello che sta accadendo (anzi che hanno scoperto ... perché è in realtà già accaduto) è semplicemente una vergogna.
Hanno commesso uno o più reati, truffato gli ignari consumatori e ... soprattutto ... contribuito allo schifo che respiriamo.
Germania o Italia poco conta: forse è vero l'AD tedesca si è dimessa mentre da noi non si dimettono neppure i governi pluri-fallimentari (che ben altre e gravi responsabilità hanno verso i cittadini)- il problema sarà capire come e se riusciranno a "gestire" queste auto taroccate.
Senza parole.
Dico solo una cosa ... facendo il gufo porta sfiga ... secondo voi solo VW ha fatto questa "pensata"?
Io credo proprio di no e a breve lo scopriremo salvo "potenti" colpi di spugna ...
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Postato da: kecco
Postato in data: 27 Set 2015 alle 21:06
secondo me la pensata l'han fatta solo loro e spero vivamente di avere ragione.
Se avessi torto finisce a tarallucci e vino.. Mi pare proprio impensabile multare ogni casa automobilistica per fantastiliardi, ne risentirebbe l'economia di mezzo mondo
------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
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Postato da: tipiaraldici
Postato in data: 01 Ott 2015 alle 10:23
Oggi su LaRepubblica....
In Italia saranno interessate circa 600 mila Vw: le vetture torneranno in officina per una modifica tecnica. Ecco come di VINCENZO BORGOMEO
La Volkswagen sta per uscire dall'angolo: tutto pronto per il richiamo dei modelli messi sotto accusa. I clienti non sono stati ancora avvisati – lo saranno con lettera raccomandata, probabilmente entro il mese di ottobre – per portare le auto in officina, ma la macchina organizzativa del colosso di Wolfsburg si è messa in moto, con la voglia di dimostrare al mondo tutta la sua immensa forza organizzativa (parliamo del primo costruttore del pianeta) e di attenzione per la clientela.
Tecnicamente ora, in questa fase, il problema diventa “un difetto”. Per essere precisi legato al fatto che durante la marcia il limite di ossido di azoto imposto dalla normativa Euro 5 viene superato. Ma la cosa non compromette né il funzionamento, né la sicurezza dei veicoli. Anzi, va detto che il cliente della cosa non potrebbe accorgersene in nessun modo, neanche facendo la revisione perché questi tipi di emissioni non vengono nemmeno rilevati.
Però “il difetto” c’è è verrà riparato. Le macchine e i veicoli commerciali interessati sono i modelli prodotti dal 2008 a oggi con motore a gasolio “EA189”, a tre o a 4 cilindri nelle cilindrate 1200, 1600 e 2000. In realtà l’identificazione di modelli da riparare è molto più complessa e solo dal numero di telaio si capirà tutto. Per questo a breve sul sito ufficiale della Volkswagen (e degli altri brand) verrà reso pubblico un motore di ricerca: basterà inserire
la sequenza di lettere e cifre del telaio per capire se la propria auto deve tornare in officina o no. Al momento però il costruttore non ha ancora definito le operazioni tecniche da effettuare, ma le riparazioni saranno a costo zero per i clienti. Di quanti automobilisti parliamo? Di 11 milioni nel mondo: di questi 5,5 hanno una Volkswagen, gli altri invece hanno in garage vetture con diversi marchi del gruppo Vw. In Italia? Secondo le nostre stime dovranno tornare in officina circa 600 mila auto.
Secondo un meccanico di vecchia data (Fausto per chi lo conosce) la modifica consisterà fondamentalmente nel ridurre le prestazioni per adeguare le emissioni alla normativa con un calo di circa 15 cavalli....
secondo voi è questa la strada che verrà percorsa aumentando de facto il numero dei cassoni a carburante agricolo (b747 cit.) in lento peregrinare ?
------------- il tritaradici nazionale e la sua monella
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Postato da: bse50
Postato in data: 01 Ott 2015 alle 10:29
Postato originariamente da tipiaraldici
Secondo un meccanico di vecchia data (Fausto per chi lo conosce) la modifica consisterà fondamentalmente nel ridurre le prestazioni per adeguare le emissioni alla normativa con un calo di circa 15 cavalli....
secondo voi è questa la strada che verrà percorsa aumentando de facto il numero dei cassoni a carburante agricolo (b747 cit.) in lento peregrinare ?
Plausibile.
15 cavalli che per molti modelli potrebbero essere un calo del 10%...
Il problema è questo: Chi adeguerà i libretti per non far pagare più bollo del dovuto ai consumatori?
Quanti consumatori saranno risarciti per aver acquistato un'auto con una determinata potenza anziché una minore?
Chi pagherà il bollo adeguato per la normativa anti inquinamento effettivamente rispettata dal 2008 ad oggi?
Ma soprattutto... come andranno quei motori nati per girare in un certo modo una volta che gli sarà imposto di funzionare in un altro? Quando bruceranno fap e catalizzatori chi pagherà?
------------- Non auro sed ferro recuperanda est patria - M. Furius Camillus
[IMG]http://i57.tinypic.com/sdfejn.jpg" height="140" />
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Postato da: Husky1992
Postato in data: 01 Ott 2015 alle 20:52
...e quelli che si sono comprati una macchina con 170cv e se ne ritrovano una con 155 che succede? gli ridanno i soldi?
------------- Il mio vano motore è troppo vano e poco motore.
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Postato da: Dangerfield
Postato in data: 14 Gen 2016 alle 13:51
Adesso tocca alla Renault...
------------- a me in sardegna non mi faranno mai entrare.......
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Postato da: IL_corradone
Postato in data: 14 Gen 2016 alle 13:56
Magari! Dai che si fa causa e si vince un premio!
------------- Colui che arriverà ultimo...ci arriverá derapando e sorridendo!!!
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