La sentenza che il Consiglio di Stato lo scorso maggio aveva sollecitato è arrivata. La sezione quinta del Tar del Lazio si è espressa sul ricorso presentato dalla scuderia romana La Tartaruga, sui divieti di circolazioni ai veicoli d’epoca. E la decisione presa dal Tar suona come “una vittoria”.
Una vittoria attesa dagli appassionati
“C’è voluto quasi un anno ma alla fine siamo riusciti a ottenere una vittoria di cui possono beneficiare tutti gli appassionati del settore” ha premesso Fabrizio Consoli, il presidente della scuderia romana La Tartaruga, un circolo al quale sono iscritti, tra la capitale e la provincia, circa 1300 soci. “Da adesso, fino alla sottoscrizione della prossima ordinanza sindacale, le auto e anche i motocicli d’interesse storico possono tornare a circolare in fascia verde”. L'ordinanza del sindaco Gualtieri, ne aveva inibito gli spostamenti nella ztl fascia verde, dal lunedì al sabato, per tutto l'anno. Quel divieto è stato annullato e il prossimo provvedimento che sul tema verrà emanato dal Campidoglio, dovrà tenere conto di quanto appena deciso dal tribunale amministrativo.
Il caso di Torino ripreso dal Consiglio di Stato
In una prima fase il Tar aveva deciso di non accogliere la sospensiva richiesta dai collezionisti, preoccupati dai limiti imposti all’ingresso nella “fascia verde” dei propri veicoli. La battaglia legale è stata però portata all’attenzione del Consiglio di Stato perché, in Piemonte, era stato ravvisato un caso simile a quello romano. In quel caso però era stato riconosciuto un limite nell’istruttoria ravvisato anche a Roma. In sostanza l’amministrazione comunale di Torino non aveva calcolato il numero dei veicoli soggetti a queste restrizioni, che in quel caso era di circa 6500 su oltre 768mila mezzi con oltre 20 anni d’età. Il provvedimento, che interdiva anche alle auto storiche la circolazione, non era quindi stato giudicato “proporzionato” rispetto all’obiettivo di “contenete e ridurre le componenti inquinanti nell’atmosfera”.
Pochi veicoli storici per giustificare il divieto
Il principio applicato in Piemonte è stato fatto valere anche a Roma perché, anche nel Lazio, il numero di veicoli con valore storico, motoveicoli inclusi, è tutto sommato irrisorio. “I veicoli di interesse storico e collezionistico con più di 20 anni muniti di certificato di rilevanza storica e iscritti al PRA” sono in totale solo “14.483, ossia lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma”. La percentuale è molto simile a quella rilevata in Piemonte.
“Il numero (allo stato ancora) esiguo di veicoli di interesse storico o collezionistico, ivi inclusi gli anzidetti ciclomotori storici”, unito al loro “utilizzo limitato nel tempo”, imporrebbe un “regime differenziato e più specifico” – si legge nella sentenza – con una disciplina ad hoc che “coniughi il valore dell’ambiente con quello, di livello altrettanto costituzionale, della tutela dei valori storico-culturali”. Ed è per questo che il Tar ha accolto “con conseguente annullamento” dei divieti imposti alla circolazione in fascia verde per i veicoli d’interesse storico e collezionistico e anche per i motocicli.
Modificato da Muttley71 - 19 Ott 2023 alle 16:03