Ravenna, 22 febbraio 2010 - Sono riprese all’alba le ricerche della ventunenne Melania Giovanna La Mantia, nata a Trapani, dispersa sabato dopo un lancio col paracadute nella zona di La Spreta.
I vigili del fuoco hanno ripreso a scandagliare la zona della cava Ca’ Bianca e i laghetti nell’area compresa tra la pista e Fosso Ghiaia, con l’ausilio dei sommozzatori di Ravenna, che si sono aggiunti al reparto di Firenze, operativo da ieri. Le ricerche erano proseguite fino a tarda notte, pure con l’utilizzo di fari, ma senza esito.
Sono impegnati nelle battute anche il Corpo forestale (che setaccia in particolare la pineta di Classe), la Protezione civile e la Capitaneria di porto, che ha messo a disposizione una motovedetta per monitorare il tratto di costa dalla foce dei Fiumi Uniti a quella del Savio.
L’unità di crisi riunitasi ieri pomeriggio in Prefettura sta coordinando le ricerche serrate, senza posa. Un dispiego di forze e uomini per la ricerca, che di ora in ora diventa più disperata della caporale in servizio presso il 46° reggimento trasmissioni di Palermo.
Anche i genitori della giovane sono giunti a Ravenna. Di lei non si hanno più tracce da sabato quando, verso le 16.30, si è lanciata da un’altezza di 500 metri durante un’esercitazione insieme ad altre 5 persone per per il conseguimento del brevetto. L’ultima immagine è una ripresa del lancio ‘assistito’ che mostra con certezza l’avvenuta apertura del paracadute dalla forma semicircolare (in dotazione ai militari).
All’incontro in Prefettura erano presenti rappresentanti di Questura, Carabinieri, Corpo forestale, Vigili del fuoco, Provincia e i volontari della Protezione civile: in tutto sul campo sono circa 50 le persone che operativamente partecipano alle ricerche che ieri si sono concentrate nel lago di una cava che si trova a circa 700 metri dall’aeroporto