Recensione
TOYOTA GT86 by Gyu71 – GT Academy 2012
La
sveglia suona alle 5,30.
Odio
alzarmi presto, ma stavolta scatto subito in piedi come una molla e
corro immediatamente
a prepararmi.
Alle
6,15 sono già in A1, direzione “Vallelunga”.
Neppure
ho preso un caffè, tanto sono emozionato.
Come
sempre del resto..., quando ho un “impegno” chiamato dalla
PASSIONE.
A
stento riesco a tenermi sotto i limiti di velocità previsti dal
c.d.s., ma fortunatamente all'età di 40 anni riesco (a volte) un po'
a contenermi e limitarmi, quindi proseguo il viaggio con stato
d'animo imposto (leggi tranquillo) verso Campagnano Romano, distante
circa due ore di automobile.
Alle
8,00 arrivo nell'area riservata alla Toyota Motor Italia, davanti in
bella mostra una fiammante GT 86 1^Edition rossa a strisce nere ed
una marea di
new
Yaris, tutte rosso metallizzato, colore scelto in occasione del
lancio pubblicitario.
“Le solite scenografie da casa madre” – penso io,
ma stavolta qualcosa mi dice che la giornata sarà diversa, così
entro fiducioso ed eseguo la registrazione.
Non
voglio scrivere cento pagine inutili, quindi arriverò subito al
sodo:
durante
il viaggio Arezzo-Vallelunga pensavo ai duri tempi di crisi che
caratterizzano questa “era” disgraziata. Inutile negarlo, oggi è
dura sfangare il mese, a qualunque “fascia di reddito” si
appartenga qualche stretta c'è stata o sta avvenendo, pertanto mi
complimento con Toyota che ha appena sfornato dal cappello
un'automobile “anomala”, proprio per la maggior parte degli
automobilisti travagliati da questo difficile periodo.
Il
fatto di aver organizzato un evento come questo (GT Academy)
invitando pure “pericolosi inviati della concorrenza” mi ha
particolarmente colpito, per questo voglio subito complimentarmi con
Fabio Di Giuseppe, responsabile marketing prodotto di Toyota Motor
Italia, per una scommessa PREMIATA in partenza!!!
Si,
oggi 28 Settembre 2012 in quel di Campagnano si svolgerà la prima di
una lunga serie (speriamo!) di incontri votati alla PASSIONE della
guida, quella “vera”, per palati fini. Guido Conter, Marco
D'Amico, Piero Plini e tutti i bravissimi ed abili piloti istruttori
chiamati all'Autodromo Internazionale di Vallelunga hanno messo in
piedi - ovviamente supportati dalla casa madre - una sorta di
paradiso del “fanatico della guida”, in occasione delle prime
vendite online riservate a questa automobile alimentata a benzina e
mossa dalla trazione posteriore, che non servirà al rappresentante
di ceramiche e pavimenti, alla madre di famiglia per caricare figli e
spesa, e neppure al pensionato per recarsi all'edicola a comprarsi il
quotidiano.
Lei,
la GT 86, è una di quelle auto che si guidano con i piedi sui
pedali, le mani strette al volante e che si scelgono con lo stomaco,
non con la testa!
(cit.
EVO, il Brivido della Guida)
Lei
può piacere oppure no, ma per chi ama aprire il gas, vedere scorrere
via l'asfalto tra una curva e l'altra giocando velocemente con piedi
e mani per gestire il sovrasterzo all'uscita dei tornanti, allora la
nuova coupé nipponica è perfetta!
Ehi!
non pensate che oggi sia improvvisamente diventato
“Toyotista”!...Giulio è sempre il solito toscano irriverente
alla Benigni: quando c'è da parlar male si parla male, quando c'è
da parlar bene si parla bene!
E'
ancora così, e dopo decine e decine di prove/test su strada e pista,
non c'è volta che NON trovi un difetto per ogni auto avuta tra le
mie grinfie, ma oggi il divertimento provato tra i cordoli della
pista guidando la nuova coupé nipponica ha acceso in me
il
tasto giusto delle EMOZIONI, quindi non posso fare a meno di
esternarlo!
Certo,
bisogna considerare che non stiamo parlando di una supercar: in
passato ho recensito pure automobili assolutamente prestazionali come
Ferrari F430 Scuderia, Porsche 991 Carrera S o Caterham Superlight
R300, quindi so bene di cosa si tratta,
ma
il divertimento della guida non è argomento esclusivo, riservato a
ricconi impomatati che sfoggiano il proprio status appoggiati al loro
costoso giocattolo mentre sorseggiano l'aperitivo davanti al locale
“cool” del centro, ed io QUESTO l'ho sempre ribadito! La mia
amata MX-5 1.600 del 1991 sa vestirmi la faccia di sorrisi
soddisfatti quando percorro la Futa/Raticosa o le fantastiche strade
della Val d'Orcia!
Sorrisi
che in passato ho ritrovato con automobili come Lotus Elise e Opel
Speedster, piuttosto che su auto pesanti come barconi oscillanti,
tenuti in carreggiata da infiniti chip presenti dentro le centraline
elettroniche di qualsiasi automobile tradizionale moderna!
Sto
parlando di un'automobile SI' moderna, ma PURA e godereccia come
poche oggi sono: 200cv spostano i 1240kg aiutati da un fantastico
autobloccante Torsen ed un cambio 6 marce diretto e preciso, pure lo
sterzo è piacevole e ben calibrato.
Sì,
i controlli ci sono perché devono esserci, ma il sottoscritto li ha
sempre esclusi (tranne durante le prime prove quando gli istruttori
seguivano precise disposizioni dall'alto... eheheheh) ed il piacere
di guidarla è stato veramente considerevole!
Per
gli utenti meno intraprendenti, la possibilità di gestire
l'elettronica con i due tasti presenti sul tunnel centrale è
comunque possibile e ben studiata, ma toccando questi argomenti non
mi considero il soggetto ideale per commentarli!
Mettendola
alla frusta, il comportamento si rivela abbastanza neutro e la GT86
lascia scegliere il pilota se farla scorrere pulita o farsi tentare
da spettacolari traversi.
Il
motore ha un discreto tiro sotto, ma ovviamente il meglio lo si tira
fuori nella parte alta del contagiri, limitatore tarato a 7.400, si
può tirare tranquillamente fino a poco prima dell'entrata. Il cambio
è secco, deciso, con una rapportatura giusta e ben manovrabile, lo
stesso dicasi dello sterzo, preciso e ben calibrato.
In
staccata l'auto si punta con l'anteriore, i freni rispondono bene
grazie ai quattro dischi di adeguate dimensioni (anteriori 294mm,
posteriori 290mm) e l'inserimento è preciso e ben gestibile, ma
nella prima fase della curva bisogna stare puliti per non dar spazio
ad un lievissimo sottosterzo iniziale. E' solo un attimo il pericolo
di imbatterci, poiché subito dopo puoi scegliere se uscire veloce e
pulito, o se preferisci dipingere qualche strisciata nera
sull'asfalto gestendo facilmente spettacolari sovrasterzi degni del
miglior capitolo di Fast and Furious...
Certo,
il motore non è un pozzo di cavalli come altre due litri sportive
potrebbero vantare, le VW Scirocco 2.0R (265cv), Seat Leon 2.0 Cupra
R (265cv), Renault Megane 2.0 RS (265cv), Ford Focus ST (250cv) ed
Opel Astra OPC (280cv) detengono numeri degni da supercar anni '90,
ma in fondo lo sappiamo tutti che servono solo per pavoneggiarsi al
bar con gli amici ed a lottare con il sottosterzo, in una guerra
impari che alla fine vince sempre...! (lui, il sottosterzo...)
Loro
infatti, hanno la trazione dalla “parte sbagliata”, e questo
basta a far storcere il naso al purista della guida, anche se i tempi
della Megane RS al Nordschleife potrebbero sembrare davvero
impossibili, tanto sono bassi per una TA.
Ma
è soltanto un caso raro e comunque il divertimento della vecchia e
godibile trazione posteriore non è paragonabile al beneficio del
solo punto di vista cronometrico.
Punti
deboli? Si..., diciamola tutta!
Avrei
preferito un sound più deciso, evidente, sportivo.
Da
quei due siluri che spuntano posteriormente nell'aggressivo ed
originale paraurti, ci si aspetterebbe qualche nota più cupa e
“Kattiva”..., magari poteva esser comandato da quel magico
tastino “sport sound” che tanto va di moda oggi e che troviamo su
auto di tipologie diverse, dalla Abarth 695 alla Panamera da
commendatore. Vogliamo cercare un'altra critica? Personalmente avrei
gradito un allestimento “light” più mirato alle prestazioni,
sacrificando un bel po' la dotazione (per me inutile) di accessori
che tanti “finti-appassionati” oggi esigono:
cruise
control, fari bixeno con lavafari, sensore crepuscolare, sedili
riscaldabili, navigatore e mega impianto stereo hi-fi sono tutti
orpelli che fanno peso e servono a poco, non voglio dire che mi
piacerebbe vedere la cordicella per chiudere gli sportelli come nella
Porsche 964 RS o nella Ferrari F40, ma da uno che ama la filosofia di
Colin Chapman, 30-40kg ulteriormente risparmiati non avrebbero certo
sdegnato.
Ma
qui viene fuori la vena “estrema” di chi scrive, quindi sarà
bene rientrare nella “normalità” dell'automobilista sportivo e
continuare a raccontare le impressioni della bella giornata trascorsa
a Campagnano Romano.
Mi
fa piacere parlare di quanto son stato bene tra giovani appassionati
e capaci piloti professionisti, mi piace citare il rallysta
Alessandro Barchiesi che mi è stato accanto nella prima prova di
drifting ed il veloce Jarno Trulli, pilota caratterizzato da uno
stile di guida dettato dalla scuola della F1: inserimento curva
perfetto e percorrenza esatta, precisa, millimetrica..., netta e
decisa come una lama di coltello!
Oggi,
evocando le piccole Sports 800, le mitiche 2000GT e le introvabili
Trueno (Corolla Levin AE86), mi piace sapere che Toyota abbia
abbandonato per un attimo le strade dell'ibrido e del fuoristrada
concentrandosi, con capace professionalità nipponica, su questo
giocattolo per bimbi mai cresciuti come me, che godono nel veder
salire la lancetta ben oltre la soglia dei 7.000 giri e che si
emozionano ogni volta che respirano gomma bruciata, con l'adrenalina
di chi tende i nervi ad ogni staccata tra i cordoli di un trackday o
nell'ascoltare il suono del motore tra i muretti di pietra e cemento
ai lati dei nostrani passi di montagna...
La
GT 86 2.0 porta dentro di sé l'origine e lo spirito delle sue
antenate, studiate e progettate in tempi in cui il combustibile per
caldaie e riscaldamenti non era così diffuso come adesso, e che
allora fecero sognare milioni di appassionati in tutto il mondo. Meno
male che ci sono loro!!!
I
“sognatori che non vogliono smettere di sognare” abitano in una
strana e oscillante (nel vero senso della parola) nazione dalla
bandiera bianca con cerchio rosso centrale, colori che potrebbero
interpretarsi come “popolazione seria ed equilibrata” (campo
bianco) ma animata da PASSIONE e CARATTERE (tondo centrale rosso).
Il
Giappone è rimasta l'unica patria che si preoccupa di gente come me,
come NOI, che non si accontenta solo di vedere video su Youtube di
arrembanti supercar da 500cv sgommare sull'asfalto, ma che AMA
GUIDARE in prima persona vetture abbordabili e divertenti anche se di
mestiere non facciamo gli amministratori delegati di una
multinazionale, oppure i calciatori professionisti di serie “A”.
Mazda
MX-5, Hyundai Genesis 2.0 e la nuovissima Toyota GT86 2.0, sono le
UNICHE automobili sportive a trazione posteriore presenti
ufficialmente in Italia ad Ottobre 2012, acquistabili NUOVE con
30.000 euro!
Eccoci
qua: la “pericolosa concorrenza” ha espresso il proprio parere!
Rappresentando
la comunità di MX-5 ITALIA, posso tranquillamente sbilanciarmi in
positivo, sia per come è stata concepita la protagonista di questa
recensione, sia per come è stata presentata e pubblicizzata:
questo
meraviglioso evento patrocinato da Toyota Motor Italia e che si
chiama
“GT
Academy” promuove e coinvolge tutti i possessori ed estimatori
della vettura con ritrovi, raduni, corsi di guida, trackday,
trasferte al Nurburgring e quanto di meglio un appassionato possa
trovare nel fantastico mondo della PASSIONE!
E
non poteva essere diversamente, visto che uno degli ideatori è tale
Guido Conter, storico direttore di “EVO - il brivido della guida”
che nel lontano 2000 lanciò la celebre rivista pubblicando in
copertina una irripetibile Lotus Elise 111S “type49” che catturò
l'attenzione di chi vi scrive tra gli scaffali dell'edicola e che,
una volta letta, si è comprato con immensi sacrifici e liti
familiari... la sua prima vera auto passionale: una Elise S1 120cv
gialla.
Piccola,
leggera, poco potente ma agile e divertente.
Quel
giorno abbandonai kg e kg di lamiera pesante e cavallata per
dirigermi alla vera essenza della PASSIONE, ed oggi..., a distanza di
12 anni con misurata esperienza e cognizione, dico a chi sta
organizzando tutto questo: “Grazie di esistere e di condividere la
NOSTRA malattia!!!”
La
GT86 sarà l'automobile “chiusa” che ogni Miatista vorrà
affiancare alla propria spider giapponese dallo spirito british nudo
e crudo, ed io spero che il difficile momento economico, attraversato
oggi, inizi a tramontare proprio in occasione del lancio di questo
oggetto ludico dall'animo passionale e coinvolgente...
proprio
quello che ci vuole per ritrovare fiducia ed ottimismo!
Detto
questo, posso tranquillamente chiudere qui ringraziando lo staff di
MX-5 Italia, gli appassionati “colleghi” di altri siti/forum
incontrati a Vallelunga, Jarno Trulli per la piccola ma significativa
lezione di guida pulita, gli Istruttori del GT Academy e tutto il
gentilissimo personale di Toyota Motor Italia; un doveroso
ringraziamento va all'amico Kecco per l'assistenza prestata e
soprattutto allo staff di Autoblog che tanto ha contribuito alla
giornata dedicata a questa divertente sportiva, portavoce ai giovani
di oggi della VERA PASSIONE DELLA GUIDA!
Un lampeggio
Giulio, alias “Gyu71”