La storia, quella che conta, ha dei numeri significativi, delle date, che implacabili segnano il corso degli eventi.
...avevo appena staccato da lavoro, quando uscendo dall'edificio dove curavo la manutenzione degli impianti di condizionamento, il custode mi fermo è mi mostò quello che accadeva dall'altra parte del mondo, sul suo piccolo gioiello.
un tv color, 7 pollici catodico, di quelli che si imboscano sotto la scrivania.
ma non era certo quel tv l'evento, quanto ciò che mostravano le immagini in diretta.
fumo, colonne di fumo da manatthan.
La prima cosa che pensi è che c'è un grosso incendio o un terremoto... ma da un lato dell'inquadratura, una saetta che si scontra in un immensa palla di fuoco.
"cristo un altro!"
il custode, non aveva fatto in tempo a spiegarmi che c'era stato un incidente aereo
e si, perchè fino ad allora questo paereva, ma quando arrivo il secondo aereo, lasciò tutti senza parole, vuoti, come se di colpo la mente si fosse scuotata e non avesse lasciato neanche la capacità di esprimere un ragionamento
solo una domanda: "ma che sta succedendo?"
noi Italianucci, abituati alla vita tranquilla che ne potevamo sapere, intanto dall'altra parte del mondo avevano già capito, avevano gia realizzato che si trattava di un attacco terroristico, il più più vasto mai provato.
ora, immaginate esser li, americani in quel momento.
pensate che la cosa si esaurisca li, a new york, ma giungono voci di altri aerei che si schiantano.
"dio cadono come foglie!"
"quanti sono?"
nessun luogo è al sicuro, tutta l'america è un potenziale bersaglio!
le scene strazianti delle torri fanno il giro del mondo e ancor più il dramma che viene immortalato nei documenti storici, quali foto è video della gente intrappolata.
stasera, vedevo lo speciale di Ulisse, non ho non ripensare a quei momenti di storia che tutti abbiamo vissuto, poichè benchè il trauma si consumasse negli stati uniti, ci riguardava tutti, è tutti in un modo o nell'altro ne siamo stati colpiti.
poche settimane fa, uscendo da un lavoro che nel frattempo cambiato decine di volte, di nuovo in portineria, dagli schermi lcd, sento il telegiornale annunciare: "è stato ucciso Bin Laden", l'uomo ritenuto responsabile.
a casa o poi visto la grande festa che c'è stata, la gente si riversava nelle strade con lacrime di gioia, coem se un grosso peso fosse stato eliminato e si respirasse di nuovo libertà.
li abbiamo criticati per ciò, ma sotto sotto anche noi eravamo felici.
"giustizia è fatta" (cit. Obama)
come dargli torto, è stato un singolo evento di portata globale che ha segnato dieci anni di storia, tutto ciò che è avvenuto dopo quel giorno è accaduto in conseguenza a quei fatti.
anzi, probabilmente l'eliminazione cosi rapida è stata una grazia per osama, fosse stato portato negli states, chi non avrebbe potuto giustificare la folla che l'avrebbe smembrato vivo...
l'11 resterà clamorosamente legato al più sconvolgente evento globale della storia dell'uomo postmoderno.
probabilmente un giorno sui libri di storia, questa data sarà segnasta come l'inizio della 3° guerra mondiale, una guerra che si è e si sta combattendo non contro una nazone, ma contro una minaccia più subdola più sfuggente.
a noi cmq, ci resta solo tanto dolore, come è inevitabile che faccia una guerra.
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